Dal 1990, per volontà delle più importanti associazioni feline, il 17 febbraio si festeggia la Giornata Nazionale del Gatto. A Milano e a Roma, il festival “La città dei gatti” presenta una serie di iniziative dedicate ai catofili, ospitate nei luoghi ad alto tasso di “felinità” delle due città, che raccontano il gatto non solo come amico dell’uomo, ma come protagonista della cultura, del tempo libero, della musica e dell’arte. WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (Viale Campania 12) partecipa all’iniziativa con una mostra unica dedicata ai gatti neri e bianchi più famosi del cinema, dell’animazione e dell’immaginario. Il progetto, realizzato in collaborazione con UrbanPet, Radio Bau, Youpet.it e Feliway, verrà presentato, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra, sabato 17 febbraio, alle ore 17.00, con un incontro speciale nel quale verranno assegnati il premio UrbanCat e il premio Anna Magnani al regista Bruno Bozzetto (autore del bellissimo “Valzer triste”), alla giornalista Maria Luisa Cocozza conduttrice del programma l’Arca di Noè su Canale5, all’Associazione Mondo Gatto di Milano e alla Colonia Felina del Verano di Roma.
Con i loro movimenti sinuosi, la loro instancabile voglia d’indipendenza, l’innaturale quanto giustificata superbia, la magia ammaliante del loro sguardo i gatti hanno da sempre colpito l’immaginazione degli artisti, non ultima quella dei grafici, dei fumettisti e degli animatori. A partire dal celebre gatto nero che campeggiava sui manifesti de Le Chat Noir, uno dei locali più celebri della Parigi di fine ottocento, fino ai gatti ancora oggi utilizzati in pubblicità è stato tutto un fiorire di segni grafici e artistici che in oltre cento anni di grafica hanno omaggiato i felini più amati dall’uomo. Non ultimi sono arrivati il fumetto e il cinema d’animazione che hanno spesso eletti a protagonisti di serie di successo gatti di ogni tipo, con preferenza per i gatti neri per via della loro silhouette ben definibile sulla carta e sullo schermo: non è un caso se il primo gatto a cartoni animati della storia fosse un micio nero, il mitico Felix (1917), così come era nero (o meglio nera visto che si trattava di una gatrta) il primo micio protagonista di una serie di strisce a fumetti, ossia Krazy Kat (1910).
All’epoca i cartoon erano in bianco e nero, esattamente come il cinema, e si preferiva utilizzare personaggi dai contorni netti e ben definiti, magari simpatici animaletti, possibilmente domestici e familiari. Naturale quindi che un bel gattone nero sia diventato la più grande star dei cartoon degli anni Venti, talmente famoso da essere il primo micio ad essere trasmesso in televisione. Stiamo parlando naturalmente di Felix, che con il suo umorismo surreale e l’utilizzo creativo del mondo che lo circondava seppe conquistare il pubblico, prima di essere scalzato da un certo topo di nome Mickey Mouse…Proprio negli stessi anni, sulle pagine dei fumetti, si affermava invece un gatto (o forse una gatta) perdutamente innamorata di un topo che lo (o la?) ricambiava tirandole costantemente sulla zucca un grosso mattone: sono Krazy Kat e il topo Ignatz, protagonisti di una delle saghe a fumetti più originali e irripetibili della storia del fumetto. È con questi personaggi che prende le sue mosse la mostra Gatti Neri Gatti Bianchi, un divertente percorso inedito sulle orme dei gatti più famosi del cinema, del fumetto e dell’immaginario. Un posto molto speciale è tutto per un gatto che non è nato nel fumetto, ma nella letteratura: parliamo di Plutone, il gatto nero protagonista di uno dei racconti più celebri dello scrittore statunitense Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1843 e ripetutamente adattato anche nei fumetti. Forse è proprio a Plutone che si ispira Tiziano Sclavi per il magico gatto Cagliostro, presenza ricorrente delle avventure di Dylan Dog. A Plutone e a tutti i gatti neri e bianchi protagonisti della letteratura è dedicato il catalogo “Gatti Neri Gatti Bianchi” edito in coedizione da WOW Spazio Fumetto ed Excalibur.
A volte la natura felina di un personaggio non è conosciuta da tutti: anche Gambadilegno, l’eterno rivale di Topolino, è un grosso gattone! E sempre in casa Disney come dimenticare il tenero Figaro, il gatto di Geppetto che dopo essere comparso nel capolavoro dell’animazione Pinocchio è diventato il micio di casa di Minni. La passione del fumetto per i gatti neri prosegue fino ai nostri giorni, come dimostra la saggia Luna, micia consigliera dell’eroina giapponese Sailor Moon, o il duro detective Blacksad, che si muove in un mondo popolato da animali di ogni genere ma ispirato ai romanzi hard-boiled degli anni Cinquanta. Ultimo arrivato in questo mondo di gatti di carta è Il Gatto Pepè, un simpatico micio filosofo, protagonista di strisce create da Denis Battaglia pubblicate sul web e sulla rivista digitale Sbam!
I gatti bianchi sono meno, forse perché il gatto nero nell’immaginario collettivo porta con sé una vasta simbologia che fumettisti e animatori implicitamente intendevano citare. Ci sono però esponenti di tutto rispetto anche tra i gatti bianchi, primo tra tutti uno dei più grandi successi felini della storia: Simon’s Cat, simpaticissimo gatto bianco che nato per una serie di cartoni ideati per il web ha conquistato tutto il mondo con la sua simpatia e la sua fedele rappresentazione di cosa vuole dire avere un gatto in giro per casa. Sempre dal web arriva Due cuori e una gatta, divertente serial a fumetti ideato dall’italiano Stefano “Kaneda” Gargano. Ma non mancano anche gatti bianchi diventati classici, come Duchessa e Minu degli Aristogatti.
A fare da collante tra le due sezioni, un altro amatissimo gatto caratterizzato dall’essere un po’ bianco e un po’ nero: lo sfortunato gatto Silvestro, impegnato in un’eterna caccia al canarino Titti, che si conclude sempre così male da costringere il nipote Silvestrino a nascondere il muso sotto un sacchetto di carta. Ogni gatto sarà raccontato da didascalie e “rappresentato” da disegni, albi a fumetti, gadget e video, in un viaggio inedito e divertente alla scoperta del lato “felino” del fumetto e del cinema.
Come accade fin dal 2012 anche nel 2018 il Museo del fumetto di Milano festeggia la Giornata Nazionale del Gatto a suo modo. In occasione dell’inaugurazione della mostra Gatti Neri Gatti Bianchi, sabato 17 febbraio alle ore 17.00, verrà consegnato il Premio UrbanCat che viene conferito agli amici dei gatti che si sono contraddistinti per il loro contributo nel raccontare la vita urbana dei mici attraverso con la loro creatività. Quest’anno il premio viene attribuito a Bruno Bozzetto, in occasione anche del suo ottantesimo compleanno, per la sua sensibilità nei confronti degli animali e soprattutto dei gatti. Il premio gli viene attribuito per aver raccontato, nel cartone animato “Valzer triste”, episodio del suo film “Allegro non troppo” (1976), il rapporto tra il gatto e la città degli uomini con grande poesia e per aver realizzato, con protagonista il suo mitico Signor Ross, l’etichetta della birra artigianale “Amico Gatto” prodotta per sostenere l’omonima associazione catofila di Vimercate. Un secondo premio viene attribuito alla giornalista Maria Luisa Cocozza che con grande tenacia dal 2013 conduce su Canale 5 la rubrica del Tg5 “L’Arca di Noè”, prima (e unica) trasmissione crossmediale presente in tv, in edicola e sul web dedicata ai nostri amici animali. Il terzo premio Urban Cat, dedicato da Radio Bau e Youpet.it ad Anna Magnani (gattofila per eccellenza), viene attribuito, a Milano, all’associazione Mondo Gatto che, dal 1985 nel suo rifugio di via Schievano accoglie e cura tanti gatti meno fortunati. A Roma, invece, il premio sarà consegnato il 24 febbraio durante l’incontro di presentazione della mostra sul battello Accademia Spettacolo Italia, alla Colonia Felina del Verano, la più grande d’Europa. Con l’attribuzione di questi premi il festival La città dei gatti vuole raccontare il rapporto tra i mici e l’arte ma anche, e soprattutto, il loro rapporto con la città e la vita urbana di ogni giorno. Proprio in quest’ottica in collaborazione con Feliway® la dottoressa Sabrina Giussani esplorerà il rapporto tra l’uomo e i gatti. Nel suo racconto Tu & Io: convivere con un gatto, infatti, ci guiderà alla scoperta dell’evoluzione di questa vita a sei zampe partendo dalla domesticazione per arrivare a farci scoprire le novità sulle capacità cognitive e comunicative dei nostri amici mici.
La mostra Gatti Neri Gatti Bianchi si inserisce all’interno del palinsesto del festival La città dei gatti, che dal 17 febbraio al 31 marzo animerà la città di Milano con mostre, incontri e appuntamenti. Ma non solo: la mostra Gatti Neri Gatti Bianchi verrà clonata ed esposta a Roma. Infatti, a partire dal 17 febbraio, la mostra sarà presentata in un allestimento particolare, ospitato sul battello Accademia Spettacolo Italia ancorato sulle banchine del Tevere (lungotevere Arnaldo da Brescia scesa ponte Regina Margherita) e sarà al centro di incontri, dibattiti e spettacoli (ovviamente tutti dedicati ai gatti e alla loro multiforme presenza nell’arte) per i “Gattomaniaci”. Il 24 febbraio, durante la presentazione de La città dei gatti verrà attribuito il premio UrbanCat/Anna Magnani alla Colonia Felina del Verano, la più grande d’Europa.
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