La dea egizia dalla testa di gatto, Bastet era in senso stretto una divinità del culto solare fino all’arrivo dell’influenza greca sulla società egiziana, quando ella divenne una dea lunare, ciò dovuto al fatto che i Greci la identificassero con Artemide. A partire dalla II Dinastia( approssimativamente 2890-2686 a.C.), Bastet era originariamente raffigurata come un gatto selvatico del deserto oppure come una leonessa, e venne associata ad un felino domestico solo intorno al 1000 a.C. Ella era comunemente accoppiata a Sekhmet, la dea dalla testa di leone di Memphis, Wadjet e ad Hathor. Bastet era la “Figlia di Ra”, una designazione che la collocava nello stesso rango di dee quali Maat e Tefnut. In più, Bastet era uno degli “Occhi di Ra, titolo di un dio “vendicatore” mandato specificamente ad annientare i nemici dell’Egitto e dei Suoi dei. Il culto di Bastet era centrato a Bubastis(localizzata nella regione del delta, vicino l’attuale Zagazig) da almeno la IV Dinastia. Nel tardo periodo Bubastis fu la capitale dell’Egitto per una dinastia, e pochi re annoverarono il suo nome nei loro titoli reali. Bubastis fu resa famosa da Erodoto nel IV secolo a.C., quando egli descrisse nei suoi annali una delle festività che avevano luogo in onore di Bastet.
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