Dal 10 giugno al 3 settembre, WOW Spazio Fumetto racconta in una mostra la carriera di uno dei più importanti autori del fumetto umoristico italiano, in particolare quello Disney: Luciano Gatto. In esposizione tavole e illustrazioni originali provenienti dai vari periodi della sua lunga carriera. Inaugurazione sabato 10 giugno alle ore 16.00 con Luciano Gatto in collegamento video.
Luciano Gatto nasce a Venezia il 21 maggio 1934. Nel 1955 un vicino di casa, che conosce la sua passione per il disegno e i personaggi Disney, lo avvisa che un altro veneziano, un certo Romano Scarpa, ha iniziato a disegnare delle storie per Topolino. La notizia entusiasma Gatto, che inizia a copiare i personaggi Disney, per poi portare a Romano Scarpa le sue esercitazioni, ricevendone in cambio utili suggerimenti, specie riguardo alla delicata fase di inchiostrazione a china, per cui Scarpa ha bisogno di collaboratori. Comincia ad esercitarsi diventando ben presto il suo aiutante ripassando a china storie famose come “Topolino e l’Unghia di Kalì” e “Paperino e la Leggenda dello Scozzese Volante”. Gatto continua a esercitarsi da autodidatta fino al 1956, quando riesce a vendere alle Edizioni Il Ponte, dirette da Renato Bianconi, tre racconti brevi con personaggi di sua creazione. Dopo qualche mese Gatto riceve una sceneggiatura di 12 tavole del piccolo trapper Raviolo Kid.Per quattro anni Gatto disegna anche Geppo, Nonna Abelarda e inventa il piccolo cavernicolo Pietrino, disegnando in tutto cinquanta storie. Gatto però vuole disegnare i personaggi Disney; finalmente nel marzo 1958 viene invitato in redazione dal direttore Mario Gentilini, che gli commissiona la prima storia Disney “Paperino e il ciliegio rabdomante”, inizio di una collaborazione continuata fino ai giorni nostri. Nei primi anni Sessanta collabora con Il Monello disegnando sette episodi di Sempronio, Felicino e Arcibaldo, sostituendo Gino Gavioli e con l’editore Fasani, mentre negli anni Settanta e Ottanta realizza oltre cento storie per il mercato tedesco con i due volpini gemelli Fix e Foxi. Negli anni Novanta, invece, disegna molte storie di Topo Gigio e Prezzemolo.
La mostra “Luciano Gatto – Oltre 60 anni di fumetto umoristico italiano” ripercorre una carriera straordinaria in cui ha disegnato centinaia e centinaia di storie. Il percorso espositivo, curato direttamente dall’autore, parte dall’inizio della sua carriera, usando le tavole di un’autobiografia a fumetti realizzata per il volume “Gatti” pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Blatta Production, che raccontano il suo primo incontro con Romano Scarpa, insieme a una replica, realizzata qualche anno fa, di tre tavole della storia “Topolino e l’unghia di Kalì” (1958), un capolavoro di Scarpa, a cui Gatto aveva collaborato come inchiostratore.
Subito dopo le tavole di alcune storie per la casa editrice di Renato Bianconi, leggibili per intero, tra cui la prima storia in assoluto da lui disegnata e una storia con il primo personaggio inventato, il piccolo cavernicolo Pietrino. Si torna al mondo Disney con le tavole della storia “I sette nani e il patto della regina” (1992): la storia era stata originariamente realizzata con una tecnica che prevedeva personaggi e sfondi su due fogli separati, in modo da procedere a una particolare colorazione dell’artista Leopoldo Barbarini.
In occasione della mostra, Luciano Gatto ha ridisegnato le pagine più belle della storia, in modo da avere tavole “complete” con personaggi e sfondi su una sola tavola. In mostra anche alcune collaborazioni al di fuori del mondo Disney, con alcune tavole di storie con Topo Gigio e Prezzemolo e di alcune serie create da Gatto insieme allo sceneggiatore Carlo Panaro, come “Il mondo di Geo”. Si ritorna al mondo Disney con alcune illustrazioni realizzate a matita blu, a matita e china e con alcuni dipinti, a volte ispirati alle storie più amate di Topolino e Paperino.
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